Probabilmente non è un caso che una delle prime citazioni di ricette con la pasta, ossia di “laganam cum caseo” (lasagne al formaggio), sia parmigiana e risalga al 1284.
La storia gastronomica ufficiale del Parmigiano Reggiano inizia comunque con la famosa citazione nel Decamerone del Boccaccio, scritto nel 1349, in cui si cita l’impiego del formaggio con i maccheroni.
Di poco precedente (1344) è documentato l’uso, da parte dei Priori di Firenze, del Parmigiano con la supa, ossia con la minestra in brodo. Oggi dobbiamo riconoscere che, dopo quasi settecento anni, ben poco è cambiato nell’impiego principale di questo formaggio che si sposa sempre con i primi piatti sia asciutti sia in brodo.
Nel Rinascimento i grandi cuochi italiani impiegarono ampiamente il formaggio Parmigiano, anche per servirlo per il consumo diretto al servizio di credenza (ossia al dessert). Svariate erano anche le ricette con verdure, uova, farciture per le carni in cui entrava il Parmigiano, che proprio per questa versatilità, compare in diversi dipinti di genere: scene di mercato, interni di cucina, nature morte …
Tra il Quattrocento e il Settecento il prodotto raggiunse le mense di tutti i potenti di Europa. Un successo particolare lo raccolse a Parigi dove, tra gli estimatori di questo prodotto, si ricorda pure, seppur non fosse un raffinato gastronomo, Napoleone Bonaparte.