Descrizione
La grattugia è composta da una lamina metallica trapezoidale, leggermente incurvata, su cui è stata fatta una serie di fori; le irregolarità dei fori, sporgenti sulla parte convessa, permettono di grattare il formaggio. Completa l’utensile un piccolo manico a picciolo ricavato dalla lamina stessa. Comune fin dall’antichità tra le suppellettili domestiche da cucina, la grattugia in genere è di ferro, ma talora anche di metallo pregiato. Usata per grattare il formaggio è ricordata in vari testi letterari, evocatrice d’abbondanza e suggestioni conviviali. Boccaccio nel Decameron (sec. XIV) descrive il paese di Bengodi come «…una montagna di formaggio Parmigiano grattugiato, sopra la quale stavan genti…» dedite unicamente a far rotolare giù maccheroni e ravioli cotti in brodo di cappone.