Locandina pubblicitaria ditta Luigi Ranieri Fidenza

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Descrizione

Locandina da negozio della Ditta Ranieri di Fidenza. L’attività era sorta grazie all’intraprendenza di Luigi Ranieri (1869-1953). Fin da giovanissimo aveva iniziato l’attività di casaro nella zona di Fontanellato; aveva fondato la sua impresa nel 1887, per poi trasferirsi a Fidenza nel 1908. Sposatosi con Everina Guarnieri, ne ebbe sette figli: Remo (1894-1967), Romolo (1895-1978), Anna (1897-1988) Oriele (n. 1899), Ennio (1902-1985) e Iolanda (1907-1974) – oltre ad Angioletto che morì in giovane età – e i tre maschi lo affiancheranno nella gestione delle imprese di famiglia.
L’attività casearia ebbe ampio sviluppo e, attorno al 1910-1915, i Ranieri divennero prima proprietari di numerosi caselli di produzione di formaggio Parmigiano in provincia di Parma (Casanova, Castelletto, Cerro, Chiusa Viarola, Lodesana, Toccalmatto), poi stagionatori e commercianti all’ingrosso di formaggi (Magazzino di Fidenza). Nel 1933 acquisirono la fabbrica di conserve di pomodoro di San Protaso a Fiorenzuola (PC), sulla riva del torrente Chiavenna, fondata nel 1924 da Manlio Casella (1887-1954) e inattiva oramai da un paio di anni. Successivamente divennero proprietari anche delle fabbriche di conserve di San Miniato (PI), Corridonia (MC) e, negli anni Cinquanta, di Lagosanto (FE).
Nel 1934 il figlio Remo, diplomato in ragioneria e insignito di due croci al valor militare e una croce al merito durante la Prima Guerra mondiale, lasciò spontaneamente la politica, che lo aveva visto impegnato per un quindicennio a partire dal 1920, per dedicarsi pienamente alle attività imprenditoriali di famiglia. Appassionato allevatore di colombi viaggiatori e studioso per diletto di zootecnia, nel 1930 era stato chiamato dal Ministero della Guerra a reggere la Federazione Colombofila Italiana, poiché il colombo viaggiatore aveva all’epoca importanti impieghi bellici.
Durante la Seconda Guerra mondiale nello stabilimento di San Protaso fu prodotta conserva in pani (sestuplo concentrato) confezionata in astucci di carta, per ovviare alla mancanza di confezioni di latta, e passato di mele e pere in mastelli di legno. Nel 1962 la gestione della fabbrica era stata affidata alla Interconserve (Società costituita nell’ambito della famiglia Ranieri) e per una decina d’anni aveva prodotto anche pelati. Negli anni Settanta la crisi del settore convinse la famiglia Ranieri ad abbandonare la produzione diretta, affittare gli impianti ad altre società e, infine, cedere nel 1985 lo stabilimento che rimase attivo fino al 1987.
Parallelamente era proseguita, fino alla fine degli anni Sessanta del Novecento, l’attività di commercializzazione del formaggio Parmigiano Reggiano, che veniva stagionato nei magazzini di via XXIV Maggio a Fidenza. Ma con la scomparsa di Remo, dopo il 1967 questo ramo di attività era stato ceduto e la famiglia si dedicò alla rivendita di auto e all’attività di costruzioni con Remo Faroldi.
Affiancando al commercio del formaggio la produzione della conserva di pomodoro, Luigi Ranieri registrò due differenti marchi: uno per il Parmigiano, con la scritta cubitale “RANIERI” disposta a raggiera sul mondo, e uno per le conserve di pomodoro “Dirigibile”: la cabina dell’aeromobile era costituita da una lattina di conserva che, lasciando colare il suo fluido rosso, tracciava la scritta Ranieri sul mondo (riecheggiando il primo marchio). Entrambi erano stati depositati da Remo il 15 maggio e registrati il 30 luglio 1937.
Riprendendone i concetti l’illustratore George Guillermaz (fine XIX sec.-1950 post) aveva realizzato nel 1940 una locandina da negozio che al marchio dirigibile aveva aggiunto un “anello” di forme di Parmigiano che avvolgevano il globo terrestre.
La locandina per la ditta Ranieri – generosamente donata al Museo del Parmigiano Reggiano nel 2018 dalla Famiglia – era stata impressa dalle Arti Grafiche A. Colombi di Milano. Le forme di Parmigiano ivi raffigurate, inscurite dalla tinta nera preparata con nerofumo e olio di vinaccioli, un tempo applicata a stagionatura ultimata, recano una targhetta di riconoscimento con il primo marchio Ranieri, pure presente nel patrimonio del Museo sotto forma di placca metallica.

Scheda pratica

Ambito:

Italia settentrionale

Data:

1940

Dimensioni:

Cm 33,8x23,8

Materiale:

cartoncino litografato

Numero:

404

Provenienza:

Donazione Famiglia Ranieri, Fidenza, 2019.01.11