XIII Secolo
Risalgono al 1200 le prime indicazioni sulla presenza del formaggio Parmigiano.
XIV Secolo
I caseifici a pianta ottagonale, tipici dell’area reggiana, raggiungono una configurazione architettonica di indubbia bellezza. La “grande cuisine” francese diffonde l’uso del Parmigiano a livello mondiale.
XV Secolo
Nel territorio parmense e reggiano si diffonde la produzione casearia. Il “maggengo”, formaggio primaverile-estivo, è considerato il migliore dell’anno. Il Parmigiano è presente nei banchetti delle Corti rinascimentali.
XVI Secolo
Il Parmigiano si diffonde in Europa. Un caseificio dell’epoca produce mediamente 2.000 – 3.000 kg di formaggio l’anno, con forme estive di 16 kg l’una. Il Parmigiano viene citato dai più famosi cuochi del tempo quale condimento per la pasta o per i dessert.
XVII Secolo
Lo sviluppo commerciale porta nel 1612 al primo documento ufficiale a tutela dell’origine del formaggio Parmigiano.
XVIII Secolo
Inizia la trasformazione della struttura produttiva: si passa dalle grandi “vaccherie” delle famiglie nobili ai caseifici rurali che lavorano il latte conferito da diversi produttori.
XIX Secolo
I caseifici a pianta ottagonale, tipici dell’area reggiana, raggiungono una configurazione architettonica di indubbia bellezza. La “grande cuisine” francese diffonde l’uso del Parmigiano a livello mondiale.
XX Secolo
1928: creazione del primo Consorzio di tutela a Reggio Emilia.
1930: sono circa 2.600 i caseifici in attività.
1934: creazione del Consorzio volontario interprovinciale Grana tipico.
1938: viene ufficializzato il nome Parmigiano Reggiano.
1951: Convenzione Internazionale di Stresa sulle denominazioni dei formaggi.
1954: Legge italiana sulla denominazione d’origine.
1992: Regolamento CEE sulle DOP (Denominazioni di Origine Protetta).
1996: il Parmigiano Reggiano diviene DOP europea.