Tra i tanti esempi eccelsi di architettura e di ricchezza artistica di Parma e dintorni, il maniero medievale della Rocca di Soragna è una delle strutture storiche più conosciute in Emilia-Romagna e rappresenta un vanto per l’intero territorio. Oltre a ospitare un patrimonio artistico inestimabile, composto dagli arredi originali in stile primo Barocco e dagli affreschi che decorano le sale al suo interno, la Rocca è inscindibilmente legata alla famiglia Meli Lupi, che ancora oggi ne abita le stanze e provvede al suo mantenimento. L’edificio venne riedificato da Bonifacio e Antonio Lupi nel 1385, per poi venire riadattato a lussuoso ambiente residenziale nel 1688, grazie al progetto del piacentino Carlo Virginio Draghi. Ad oggi, la Rocca accoglie convegni, matrimoni e altri eventi privati, potendo offrire una location da sogno, in grado di riportare gli ospiti nelle atmosfere cortigiane dei secoli passati. Particolarmente fastosa è l’ala est del primo piano, dove una serie di affreschi ripercorre l’ascesa dei Meli Lupi, iniziata nel 1709 e punto di partenza di una dinastia longeva e più viva che mai. La villa è divisa in quattro aree principali: l’ingresso, l’ala destra, l’ala centrale o “Sala del Bocchirale” e l’ala sinistra.
Gli esterni
Il giardino della Rocca di Soragna presenta un parco all’inglese, dove una serie di vialetti alberati si incrociano tra le colline formando un percorso misterioso e suggestivo. La disposizione stessa della flora è tutt’altro che casuale, e mira a suscitare una sensazione che annulli la finitezza dello spazio, quasi a simboleggiare un giardino sconfinato, senza barriere e limitazioni di alcun genere. La presenza di un lago artificiale, al cui centro si erge l’Isola dell’amore, arricchisce ulteriormente il panorama. La varietà botanica si affianca all’interesse storico della villa, con una collezione di specie vegetali tra cui faggi giapponesi, robinie, noccioli e acacie, insieme ad una rara molteplicità floreale.
Il giardino è collegato con la rocca attraverso uno scalone a doppia rampa. Ai lati sono disposte sei statue ornamentali settecentesche, che rappresentano il Nilo, il Gange, la Primavera, l’Estate, l’Autunno e l’Inverno. Nella parte settentrionale del parco, passando per una serie di arcate, si possono ammirare le bellezze della riserva, comodamente seduti su panchine di manifattura veneziana in stile Barocco. Proseguendo verso Nord si può infine godere della serra neoclassica, tra giardini di rose e numerose statue. La più celebre è in questo caso un pregiato “Pastore d’Arcadia”.
Nell’ala orientale del Parco è infine possibile visitare il Cafè Haus, piccolo edificio anch’esso in stile neoclassico.
La storia della famiglia Meli Lupi
Sin dall’ingresso è possibile riscontrare l’importanza storica dell’edificio e della stessa casata dei Meli Lupi, famiglia che resse il Principato di Soragna fino all’abolizione del feudalesimo, avvenuta nel 1807, in piena epoca napoleonica. Le origini della casata sono longobarde, e l’unione tra Guido Lupi e una Pallavicino, figlia di una delle casate più potenti dell’Italia settentrionale, diede inizio alle fortune dei Principi di Soragna. Nel 1513 il marchese Diofebo I Lupi, privo di discendenza diretta, scelse il pronipote Giampaolo I Meli (1508-1539), appartenente all’omonima casata cremonese. Fu così che lo stesso Carlo V d’Asburgo (1500-1558), Imperatore del Sacro Romano Impero, conferì a Giampaolo il feudo di Soragna, dando ufficialmente i natali alla famiglia Meli Lupi. Il discendente Giampaolo IV Meli Lupi ottenne la nomina di Principe di Soragna, trasmissibile per via ereditaria e irrevocabile. Infine, nel 1857, la casata si unì ai Tarasconi, con decreto dei Luisa Maria di Borbone (1819-1864).
La Rocca di Soragna è un esempio di residenza storica, diretta espressione della famiglia che per secoli ne ha abitato le stanze, e rappresenta per questo un’attrazione unica nell’intero territorio parmigiano.