«Una sera Andrea del Sarto presentò un tempietto a otto facce simile a quello di San Giovanni, ma posto sopra colonne. Il pavimento era un grandissimo piatto pieno di gelatina con spartimenti di vari colori di mosaico. Le colonne che parevano di porfido erano grandi e grossi salsicciotti, le basi e i capitelli erano di formaggio Parmigiano».
Giorgio Vasari, Vite de’ più eccellenti architetti, scultori e pittori, Firenze, 1550.