Di Lorenzo Sartorio
Era il 4 agosto del 1909 quando un giovane e intraprendente imprenditore parmigiano – il primo a sinistra in piedi nella foto storica qui riprodotta – salì su una nave a Genova, alla volta degli Stati Uniti, per far conoscere e apprezzare agli americani il Parmigiano Reggiano.
Antonio Chiari, classe 1888, rimasto orfano del padre Giustiniano a 17 anni, ben presto aveva dovuto fare i conti con le difficoltà della vita e con il complesso mondo del lavoro. Giovanissimo, alla guida della stagionatura familiare fondata nel 1839 dalla nonna Isotta nei pressi di Barriera Santa Croce, prese in mano le redini di una ditta che, in seguito, sarebbe divenuta famosa nel mondo del Parmigiano: l’“Isotta Pelagatti vedova Chiari” che teneva in via Gramsci a Parma un “grande deposito di stagionatura ed esportazione del vero formaggio Parmigiano e Reggiano di pasta gialla” come recita un’inserzione pubblicitaria d’epoca. Una ditta che fu fra le prime a credere nei messaggi pubblicitari, impreziositi dallo storico marchio che riproduce una forma avvolta nella “terra d’ombra” nera vegliata da una gattina bianca accoccolata su un rustico tavolaccio di legno.
Ebbene, il “signor Antonio”, poi insignito dell’onorificenza di commendatore, ebbe il merito di solcare per primo l’oceano portando una delle delizie del Parmense là dove non era ancora conosciuta, e sarebbe ben presto divenuta famosa con il nome di “Parmesam cheese”. Erano tempi in cui viaggiare significava affidarsi alla sorte, specie se si varcava l’oceano, le forme di formaggio erano color nero fumo e portavano incastrate nella crosta, al momento della spedizione, piccole placche metalliche tonde decorate con marchi colorati che permettevano di riconoscere e promuovere il produttore. A Parma, questi marchi erano familiari, ma ben presto, grazie a pionieri come Chiari, divennero famosi in tutto il mondo, come i tre ciraneschi nasoni della Bertozzi, intenti ad annusare le aulenti forme di parmigiano, oppure la gattina bianca della Pelagatti. Chiari, uomo schivo, gran gentleman di stampo anglosassone, imprenditore di razza tenace e lungimirante, scomparso nel 1970, un secolo fa fu l’ambasciatore nel mondo del formaggio Parmigiano, apprezzato dagli statunitensi, ma soprattutto dai tanti emigrati italiani che, in quelle fragranti schegge di bontà, assaporavano il gusto e i profumi dell’indimenticata Patria lontana.
Bibliografia
L’“ambasciatore” del Parmigiano, in “Gazzetta di Parma”, 2009, 4 luglio, p. 54; R. LASAGNI, Dizionario biografico dei Parmigiani II, Parma, PPS, 1999, p. 63; F. DA MARETO, Bibliografia II, Parma, 1974, p. 244; L’improvvisa scomparsa del commendator Antonio Chiari, in “Gazzetta di Parma”, 1970, 7 febbraio.