Storie di caseifici del Parmense

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Il caseificio di Montecoppe (Collecchio): un’ipotesi sulla sua origine

Di Ubaldo Delsante

“Quell’ardita e bizzarra maniera di fabbricare, che volgarmente
chiamasi Gotica, deve riguardarsi più tosto come una corruttela
che come ordine particolare d’Architettura”
Paolo Frisi (docente a Brera, Milano, 1728-1784)

Salendo dalle Valli di Collecchio verso Sala Baganza, lungo la strada di Montecoppe, cinquecento metri prima del Ferlaro si incontra, sulla destra, l’antico caseificio di Montecoppe, segnalato anche dal consueto cartello del Consorzio del Parmigiano Reggiano, che indica lo spaccio.

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Il caseificio dei conti Zileri Dal Verme a Pilastro (Langhirano)

Il caseificio che si trovava a Pilastro, lungo la strada che conduce a Langhirano, era di proprietà dei conti Zileri Dal Verme ed era stato edificato alla fine dell’Ottocento dal conte Camillo.

Agli inizi del Novecento l’addetto alla lavorazione del latte era Giuseppe Delporto, cui subentrerà il figlio Umberto, affiancato dai fratelli Romilio, Mario e Gino.

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Il caseificio di Tabiano

Il villaggio [di Tabiano] si trova si trova nella zona del Parmigiano Reggiano, il formaggio per eccellenza, il re dei formaggi dicono tutti, di certo possiede qualità nutritive ed organolettiche eccezionali.

Sono nato in mezzo al formaggio, ho sentito parlare di Parmigiano da quando ero quasi in fasce, a tavola si parlava di lattivendoli, di mediatori, di forme non riuscite, ho vissuto giornate intere nel caseificio per anni ed anni, la mia tesi di laurea è stata sul siero innesto del formaggio, ho partecipato ad innumerevoli riunioni di esperti, tecnici, casari, contadini, persino gli economisti discutevano sull’argomento. […]

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