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San Lucio, protettore dei casari: le gallerie fotografiche

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Il centro del culto in Val Cavargna e nei territori limitrofi

Puria - Valsolda (CO) – Diocesi di Milano - Chiesa dell’Assunta, statua in scagliola (1567 ca.) Nella cappella di Sant’Antonio San Lucio è rappresentato in una statua in scagliola posta sull’altare, stilisticamente riconducibile allo stesso autore di due altre, collocate sull’altare, raffiguranti Sant’Antonio e San Bernardo. San Lucio appare raffigurato in modo idealizzato, con volto ispirato ed ascetico e piglio aristocratico. Restano, tuttavia, i consueti attributi e l’abbigliamento tradizionale. Sia la statua che una raffigurazione pittorica presente a lato (> scheda successiva) risalgono all’epoca del rifacimento della chiesa ad opera del Pellegrini intorno al 1567, quando venne nominato architetto del Duomo di Milano. (P. Villa).
Dasio – Valsolda (CO) – Diocesi di Milano - Chiesa di San Bernardo, dipinto murale (1516) Al centro della navata compare dipinta sul muro entro una lunetta un’immagine a trittico: la Madonna in gloria con accanto San Miro e San Lucio. L’opera, realizzata parte ad affresco e parte a secco, risulta datata al 1516 da un’iscrizione posta al centro della lunetta. San Luguzzone, alla destra della Vergine, indossa un corto saio bruno su calzamaglia del medesimo colore e semplici calzari. Dal copricapo da pellegrino sporgono riccioli biondi, mentre nelle mani reca i consueti attributi: forma di cacio e coltello. (P. Villa).
Porlezza (CO) – Diocesi di Milano - Chiesa prepositurale di San Vittore - Affresco di San Lucio, Giovan Battista Pozzo (XVI sec.)
Porlezza (CO) – Diocesi di Milano - Chiesa prepositurale di San Vittore - Affresco di San Carlo in visita all’Oratorio di San Lucio
Tavordo – Porlezza (CO) – Diocesi di Milano - Affresco parietale esterno (1628) Entro un’ampia cornice rettangolare a motivi geometrici monocromi, posta sul muro esterno di una antica casa signorile cinquecentesca di Tavordo, non lontano da Porlezza, San Lucio è raffigurato in piedi, all’aperto, in uno spazio definito da una architettura ad arco, in abito corto marrone, brache verdi e mantello grigio, con ampio cappello da pellegrino al capo e coltello e formaggio nelle mani. Un cartiglio ricorda che l’offerente Giacomo Bosa lo fece eseguire nel 1628. Nel 1996 l’Amministrazione Comunale di Porlezza ha provveduto a far eseguire da Paola Villa un adeguato restauro. (M. B. Zecchinelli).
Corrido (CO) – Diocesi di Milano - Cappelletta in località Cima Scaleé – Strada della Val Rezzo (XVIII sec.)
Corrido (CO) – Diocesi di Milano - Dipinto murale “Madonna in trono col Bambino fra San Rocco e San Lucio” – Frazione Cancellino (XVIII sec.)
San Bartolomeo Val Cavargna (CO) – Diocesi di Milano - Affresco murale in facciata ex Trattoria (1667)
Cavargna (CO) - Chiesa di San Lorenzo, XVI secolo - Dipinto su rame, già ubicato presso l’Oratorio di San Lucio (XVII sec.) Il dipinto ad olio su rame di grandi dimensioni (mt. 2x 1,30 ca.) con cornice in rame sbalzato rappresenta “San Lucio che distribuisce il formaggio ai poveri” e si trova attualmente nella chiesa parrocchiale di Cavargna, pur provenendo, storicamente, dall’Oratorio di San Lucio, dove il dipinto venne notato dall’arcivescovo di Milano, cardinale Federico Visconti, nel corso della sua visita pastorale avvenuta nel luglio del 1682: “…sull’altar maggiore vi è un’icona di rame, egregiamente dipinta, in cui si raffigura San Lucio che distribuisce l’elemosina ai poveri. Il frontale della mensa dell’altare è di marmo nero ornato con intarsi di marmi di vari colori”. È pertanto intorno alla seconda metà del Seicento che la statua in legno di San Lucio posta sull’altare venne sostituita con l’ancona di rame e l’altare stesso rivestito di marmi. Il dipinto è assai interessante per la sua rarità, legata al materiale di supporto e alle notevoli dimensioni. Stilisticamente mostra diverse analogie con il dipinto raffigurante l’Assunta della chiesa parrocchiale di San Siro a Grandola e Uniti. Nel corso del 1983 l’ancona di rame venne restaurata, grazie all’interessamento del Lions Club Menaggio, dalla restauratrice Marzia Mauri Bernasconi di Como. La scena rappresenta San Lucio, in piedi sulla destra dinnanzi all’ingresso di un alpeggio, mentre porge con la destra una fetta di formaggio ad un povero che porge il cappello, mentre con la sinistra regge su uno sgabello la forma. Un bambino, sempre in piedi, sulla sinistra, dinnanzi alla madre, sta mangiando uno spicchio di formaggio mentre la donna è in atteggiamento di ringraziamento. Alle spalle del Santo scansie piene di forme di cacio, una zangola e una ciotola colma di panna. Un rosario pende da un travetto del tetto. Al fondo della scena, sulla sinistra, il crinale montano con animali al pascolo. Si scorge pure in lontananza la figura del padrone che sta sopraggiungendo e, nel cielo, la figura di un angelo con la corona di fiori del martirio, che prefigura la sorte del Santo. (P. Villa).
Cavargna (CO) - Chiesa di San Lorenzo, XVI secolo Scultura lignea, già ubicata presso l’Oratorio di San Lucio (XVI sec.) La statua lignea, ascritta al XVI secolo, rappresenta San Lucio a tutto tondo in abiti da pastore, con il corpetto in pelle di pecora, che porge una ciotola di latte con la destra, mentre con la sinistra si sostiene ad un bastone. Ai suoi piedi un mastello per il latte. La statua, originariamente ubicata sull’altar maggiore dell’oratorio di San Lucio, si trova ora presso la Chiesa parrocchiale di Cavargna ed è stata sottoposta ad un accurato restauro nel corso degli anni Ottanta del Novecento.
Passo di San Lucio – Cavargna (CO) – Oratorio di San Lucio - Volta campata I: Episodi della vita di San Lucio
Passo di San Lucio – Cavargna (CO) – Oratorio di San Lucio - Parete Nord: Madonna in trono che allatta il bambino con Sant’Antonio Abate e San Lucio
Passo di San Lucio – Cavargna (CO) – Oratorio di San Lucio - San Lucio in gloria, affresco sulla volta del presbiterio, opera di Giovan Battista Pozzi.
Passo di San Lucio – Cavargna (CO) – Cappellina presso l’Oratorio - Dipinti murali ora scomparsi
Cavargna (CO) - Museo della Valle - Scultura lignea, già ubicata presso l’Oratorio di San Lucio (XVIII sec.) La statua lignea del XVIII secolo, dopo il restauro si trova esposta presso il Museo della Valle di Cavargna. Copia dell’opera in resina è stata collocata all’Oratorio di San Lucio, per non interrompere il rapporto devozionale con il santo patrono. Si tratta di una statua, di circa un metro d’altezza, scolpita in un unico tronco di legno di tiglio, con esclusione della mano sinistra, inserita nel polso tramite uno spinotto, il piede sinistro ed il basamento quadrato, su cui è ancorata. L’opera risulta lavorata a tutto tondo e dipinta su tutta la superficie su una base preparatoria di barite, la cui presenza esclude una datazione antecedente al 1700. Tuttavia la statua presenta alcuni elementi iconografici riconducibili al XV secolo, che porterebbero a ritenerla riproposizione di una figura più antica, forse danneggiata ed oggi perduta. Restaurata da Paola Villa tra il 1995 ed il 1998, ha visto ripristinati, grazie all’eliminazione delle ridipinture ottocentesche, i brillanti colori originari. Il Santo è rappresentato nel consueto abbigliamento da pastore, mantello e cappello, il formaggio ed il coltello in mano (P. Villa).
Lanzo d’Intelvi – Scaria (CO) – Diocesi di Como - Chiesa dei Santi Nazaro e Celso – Giovan Battista e Giovanni Tarilli, affresco (1588)
Gravedona (CO) – Diocesi di Como - Chiesa di Santa Maria del Tiglio (XIV secolo) Abside settentrionale: frammento di affresco parietale del XIV secolo raffigurante San Lucio, in abito corto con mantello e cappello a spioventi, nell’atto di donare una fetta di formaggio con la mano destra, mentre sorregge, con la sinistra, la forma. La presenza del dipinto è spiegabile col fatto che a Gravedona “ab immemorabili” si tiene l’11 e il 12 di settembre una grossa fiera di bestiame cui affluivano anche dalla Valtellina e dalla Bergamasca (M. B. Zecchinelli)
Osteno – (Claino con Osteno) (CO) – Diocesi di Milano - Oratorio di San Luzone (Pieve di Porlezza), demolito – Maestà con formella in marmo
Puria - Valsolda (CO) – Diocesi di Milano - Chiesa dell’Assunta, dipinto murale (XVIII secolo, metà) Nella cappella di Sant’Antonio, San Lucio è rappresentato anche in un affresco, posto sulla parete destra. La scena, tuttavia, non propone la consueta iconografia statica del santo, bensì la scena dell’assassinio del Santo, colpito al petto da un pugnale brandito dal suo vecchio padrone, non distante dalla sua povera capanna, mentre gli angeli dal cielo recano palma e corona, simboli del martirio. L’opera è realizzata con toni vibranti e pennellate sciolte, presumibilmente verso la fine del XVI secolo. (P. Villa).

I luoghi del culto e l’iconografia in Ticino

Ascona (Locarnese) – Diocesi di Lugano - Chiesa di Santa Maria della Misericordia, dipinto murale, Antonio da Tradate (1490-1510) Sulla parete meridionale della chiesa, compare la figura di San Lucio (indicato dalla scritta sull’archivolto) inserita in un arco dipinto così come altre sei figure di santi (da sinistra Sant’Antonio Abate e Rocco, San Lucio, Sant’Antonio da Padova, San Rocco, la Madonna benedicente col Bambino, San Sebastiano. Ciascun santo risulta essere stato donato da un diverso devoto e San Lucio da “Andreas Betetini”, come risulta dalla scritta in caratteri gotici sul listello al di sopra dell’arcata. San Luguzzone è raffigurato con indosso una veste corta da pastore e le spalle coperte da un mantello mentre con le mani regge, secondo la tradizione, una forma di cacio da cui ha tagliato una fetta ed un coltello. Il dipinto è attribuito ad Antonio da Tradate, autore molto attivo nel Ticino ed originario della zona di Varese sul finire del XV secolo. (P. Villa).
Località non identificata
Biasca (Valle Riviera) – Diocesi di Lugano - Chiesa dei Santi Pietro e Paolo, Dipinto murale, Bottega dei Seregnesi (XV secolo) L’affresco, databile al XV secolo, presenta, sulla colonna di destra entrando, il santo a mezzo busto, con la scritta “S: Luguzon”, in abito elegante e copricapo a spioventi, con un formaggio intero nella mano sinistra e nella destra lo “spino”, strumento utilizzato dai casari per rompere la cagliata. (P. Mastalli)
Carona (Luganese) – Diocesi di Lugano - Chiesa di Santa Marta, dipinto murale (1486 ?) A destra dell’odierna porta di ingresso, al di sotto di un affresco rappresentante un “Ecce homo” si scorgono le tre immagini dei santi Bernardo, Antonio Eremita e Lucio. L’affresco tardo-gotico rappresentante San Lucio è, con ogni probabilità, databile al 1486 e viene attribuito alla Bottega dei Seregnesi. San Lucio, con abito corto, mantello e cappello, è rappresentato con in mano un coltello, il cui ero pende alla cintola, ed una forma di cacio da cui sono stati tagliati i pezzi che si trovano nelle mani dei due poverelli che, come vuole la leggenda, sono sfamati dal pastore caritatevole. (A. Madesani)
Giornico (Valle leventina) – Diocesi di Lugano - Chiesa di Santa Maria di Castello, Dipinto murale, Bottega dei Seregnesi (1448)
Isone (Val d’Isone) – Diocesi di Lugano - Chiesa Parrocchiale di San Lorenzo, Cappella dei Santi Antonio, Carlo Borromeo e Lucio, Dipinto murale (1901). Cancellato con i restauri
Isone (Val d’Isone) – Diocesi di Lugano - Cappella di San Lucio, Dipinto murale (1870-1880). Scomparso
Lamone (Luganese) – Diocesi di Lugano - Contrada Artisti Lamonesi, Dipinto murale (1890 ca.)
Lugano (Canton Ticino) – Diocesi di Lugano - Cattedrale di San Lorenzo, Dipinto murale (1279 o 1329 o 1335) Parte inferiore di un affresco dedicato a San Lucio o Luguzzone, collocato sul terzo pilastro Nord della Cattedrale, sulla faccia rivolta all’altar maggiore. Durante i lavori di costruzione delle volte della cattedrale, databili ai primi anni del Novecento, l’affresco è stato irrimediabilmente danneggiato: ora è infatti possibile osservare solo la zona terminale che rappresenta il fondo delle povere vesti e gli arti inferiori del santo con semplici calzari. Si scorge, inoltre, la parte terminale di un bastone da pastore accanto al quale vi sono due figure di animali dipinte in monocromo. L’affresco luganese è la più antica rappresentazione nota di San Lucio patrono dei mandriani e dei casari, in base all’iscrizione latina sotto riportata: “Vipinolo, figlio di Giovan Battista, detto Pocobello di Folclaso di Lugano, fece eseguire quest’opera nel 1279 (altri interpretano 1329 o 1335) durante il mese di luglio, in onore di San Luguzone”. (A.Madesani)
Maggia (Valle Maggia) – Diocesi di Lugano - Chiesa di Santa Maria di Campagna, Dipinto murale (1528 ca.)
Medeglia (Val d’Isone) – Diocesi di Lugano - Chiesa parrocchiale di San Bartolomeo, Dipinto murale, Giovanni Finale (?) (1689)
Medeglia (Val d’Isone) – Diocesi di Lugano - Cappella viaria di San Rocco, Dipinto murale (1825 ca.), demolita
Canedo (Val d’Isone) – Diocesi di Lugano - Oratorio dei Santi Lucio, Giulio e Antonio, Dipinto murale (1710, 1760)
Canedo (Val d’Isone) – Diocesi di Lugano - Oratorio dei Santi Lucio, Giulio e Antonio, Pala dell’altar maggiore, olio su tela, Ernesto Vicari (1906)
Canedo (Val d’Isone) – Diocesi di Lugano - Oratorio dei Santi Lucio, Giulio e Antonio, Ex Voto, Olio su tela (1851)
Peccia (Valle Maggia) – Diocesi di Lugano - Cappella a Da l’Ovi Alt (1120 s.l.m.), Dipinto murale (1844 ca.)
Semione (Valle di Blenio) – Diocesi di Lugano - Chiesa parrocchiale dell’Assunta, Dipinto murale (XV secolo, seconda metà) Affresco collocato nella Cappella dei Morti prospiciente al complesso architettonico principale. San Lucio è collocato sulla parete destra della camera sinistra del piccolo sacello. La figura del santo è posta entro una doppia cornice costituita da una lista verde interna e da un motivo a greche esterno, sigla ornamentale della bottega itinerante dei Seregnesi. San Lucio vi è rappresentato come un contadino imberbe vestito di una povera veste bruna dal panneggio rigido, formata da un saio con scollatura tonda e da un corto mantello scuro. Porta un copricapo di lana grezza, di foggia contadina, dal quale spuntano lunghi riccioli biondi; tra le mani giunte, quasi in segno di preghiera, Lucio stringe una piccola forma di cacio ed un coltello, di cui si scorge solo il manico di legno. (A. Madesani).
Sonvico (Luganese) – Diocesi di Lugano - Chiesa di Santa Maria di Loreto, Stucco (post 1684)
Sonvico (Luganese) – Diocesi di Lugano - Cappella viaria sull’antica strada per Sonvico, Mosaico, Aurelio Gonzato (1963)
Verscio (Pedemonte) – Diocesi di Lugano - Chiesa di San Fedele, Antico coro, Dipinto murale, Antonio da Tradate (1490-1510)

I luoghi del culto e l’iconografia in Lombardia

Diocesi di Milano - Duomo – Museo del Duomo, Statua di Sant’Uguccione, Carlo Pagani (1687), bozzetto in terracotta e statua in marmo
Malnate (VA) - Diocesi di Milano - Chiesa di San Matteo, Dipinto murale, (1545 ca.)
Lurago Marinone (CO) - Parrocchia di San Giorgio, Dipinto murale - Diocesi di Milano - Affresco raffigurante San Luguzzone e San Protasio a destra, ora nella parrocchiale di Lurago Marinone e forse proveniente dall’Oratorio di San Rocco (G. Grandi).
Cogliate (MI) - Santuario della Beata Vergine di San Damiano, Dipinto murale - Diocesi di Milano - L’affresco ritrae San Lucio secondo la sua iconografia tradizionale: in mano una forma di formaggio, mancante di una fetta, nell’altra un coltello da casaro, in abito ben curato (G. Grandi).
Civate (Lecco) - Chiesa di San Pietro al Monte, Dipinto murale (XV secolo) - Diocesi di Milano - Il grande polittico affrescato nel XV secolo presenta, al centro, la Madonna in trono con Bambino, attorniata dai santi Pietro e Paolo a sinistra e Tommaso apostolo e Lucio a destra. Il santo è in abbigliamento elegante, raffigurato nell’atto di porgere con la mano destra una fetta di formaggio ad un bambino cencioso, mentre regge, con la sinistra, la forma di cacio. (P. Mastalli).
Abbiategrasso (MI) - Chiesa di Santa Maria Nuova, Dipinto murale (XV secolo, seconda metà) - Diocesi di Milano - Graffito collocato sulla parete destra della Cappella di San Giovanni Battista. Entro minuscoli e sobri ambienti architettonici, nel registro inferiore della decorazione muraria si ravvisa, insieme ai santi Gerolamo, Domenico, Ambrogio, la figura di San Lucio. Scoperto solo nel 1978, quando la caduta di un frammento di intonaco ne rivelò la presenza, l’affresco è concordemente datato alla seconda metà del XV secolo, anche in virtù della foggia degli abiti dei personaggi rappresentati. San Lucio, oggetto di culto antico nella zona di Abbiategrasso, famosa, fin dall’antichità per le sue attività casearie, viene rappresentato con una lunga veste dotata di cappuccio, con gli zoccoli tradizionalmente usati dai casari, con un coltello e una forma di cacio in mano e con una seconda forma legata alla cintola, mentre dialoga con San Domenico, alla sua destra. La rappresentazione del santo, differisce qui, per l’abbigliamento, che non è il consueto abito corto del pastore. (A. Madesani)
Bergamo (BG) - Diocesi di Bergamo - Chiesa di San Pancrazio, Olio su tela, Romeo Bonomelli (1939)
Clusone (BG) - Diocesi di Bergamo - Oratorio di San Lucio sul monte Pianone, Dipinto su tela, Domenico Carpinoni (1630 ca.)
Valgoglio (BG) - Diocesi di Bergamo - Chiesa di Santa Maria Assunta, Dipinto su tela, Madonna con Sant’Antonio Abate che appare a San Lucio Martire, Saverio dalla Rosa (1790 ca.)
Brescia (BS) - Diocesi di Brescia - Chiesa di San Giuseppe, Dipinto su tela, La carità di San Lucio, Francesco Paglia (1675)
Gadesco – Pieve Delmona (CR) - Diocesi di Cremona - Parrocchiale di Pieve Delmona, Dipinto murale, Masserotti (1719), proveniente dalla Cascina Guzzafame
Gadesco – Pieve Delmona (CR) - Diocesi di Cremona - Parrocchiale di Pieve Delmona, Statua lignea, Leone Lodi (1947)
Gadesco – Pieve Delmona (CR) - Diocesi di Cremona - Pieve Delmona, Cappella di San Lucio presso la Cascina Guzzafame, Dipinto murale, Giovanni Misani (1947)
Codogno (Lodi) - Diocesi di Lodi - Chiesa Parrocchiale di San Biagio e della Beata Vergine Immacolata, Cappella di San Biagio, Reliquie di San Lucio
Pavia (PV) - Chiesa di Santa Maria del Carmine, Dipinto murale, Leonardo Vidolenghi (1463) - Diocesi di Pavia - Sul sesto pilastro della chiesa si trova un tabellone votivo a fresco, opera di Leonardo Vidolenghi, dove sono raffigurati la Madonna in trono col Bambino, San Lucio, Santa Lucia e l’offerente inginocchiato in basso a destra. Il dipinto recava una scritta, ancora leggibile all’inizio del Novecento, che ci dava indicazioni circa l’autore e la data di esecuzione: “Leonardo de Guidolengi di Marzano pinxit 1463”. Il San Lucio qui rappresentato è lo stesso venerato in Val Cavargna, patrono dei casari e dei mandriani. Infatti è rappresentato nella veste di un pastore d’armenti, con indosso una camicia dal colletto a listello, un farsetto rosa, la calzamaglia verde ed i calzari neri. Appoggiato sulle spalle ha un mantello verde foderato in giallo. Con le mani regge un coltellaccio e la forma di cacio da cui ha tagliato una fetta. Il viso è giovanile ed imberbe ed i capelli biondi sono in parte coperti da un copricapo di pelo a forma di cono schiacciato (P. Villa)

I luoghi del culto e l’iconografia in Piemonte

Pizzanco – Frazione Bognanco (Verbania) - Oratorio di San Luguzzone a Pizzanco, Dipinto murale (1652) - Diocesi di Novara
Bognanco (Verbania) - San Lorenzo di Bognanco, Dipinto su tela (XVII sec.) - Diocesi di Novara
Pizzanco – Frazione Bognanco (Verbania) - Oratorio di San Luguzzone a Pizzanco, Statua lignea, Giulio Gualio (XVII sec., seconda metà) - Diocesi di Novara
Pizzanco – Frazione Bognanco (Verbania) - Oratorio di San Luguzzone a Pizzanco, Dipinto su tela, Luigi Reali (XVII sec., prima metà) - Diocesi di Novara
Belgirate (Verbania) - Chiesa vecchia di Santa Maria, Dipinto murale (XVII sec.) - Diocesi di Novara
Cravegna – Crodo (Verbania) - Chiesa di San Giulio, Dipinto murale, Battista da Legnano (1537-1539) - Diocesi di Novara
Domodossola (Verbania) - Chiesa di San Quirico di Calice, Dipinto murale (XV sec.) - Diocesi di Novara
Paruzzaro - Chiesa di San Marcello, Dipinto murale (XV sec.) - Diocesi di Novara

I luoghi del culto e l’iconografia in Emilia

Parma - Galleria Nazionale
Parma (PR) - Oratorio delle Cinque Piaghe, Dipinto su tela (XVII sec.), perduto - L'antichissima e potente Arte dei Lardaroli di Parma - secondo lo Statuto del 1459 - aveva il diritto di vendita esclusiva di formaggio, carni salate, olio di oliva e di semi, pesci freschi, salsicce, interiora e burro. Notevole importanza rivestiva, per l'Arte, il culto del santo protettore San Lucio - solennemente venerato il 12 luglio - che dal Seicento all'Ottocento risulta effigiato nelle licenze e sui documenti ufficiali dell'Arte stessa ed il cui dipinto - riprodotto nell'incisione qui riportata e oggi purtroppo perduto - si trovava fino al 1913 nell'Oratorio delle Cinque Piaghe, sede dell'Arte, poi sconsacrato e ridotto ad uso profano.
Parma (PR)
Parma (PR)
Vigatto (PR) - Latteria Sociale di San Ruffino, Statuetta in terracotta, Maurizio Pedretti (XX sec.)