Marco Paterlini
Estratto in forma ridotta da “Storia e documenti”, Semestrale del’Iistituto Storico della resistenza di Parma, n. 3, gennaio-giugno 1990.
Luciano Guglielmini nasce a San Polo d’Enza (RE) il 27 giugno 1918, ultimo di quattro figli, da Raul e Nidia Manfredi.
Si diploma Perito Agrario alla scuola di Zootecnia e di Caseificio (oggi Istituto Superiore) Zanelli di Reggio Emilia.
Terminata la seconda Guerra Mondiale, la sua attività lavorativa si svolge inizialmente presso un ente cooperativo operante in campo caseario a Reggio Emilia. Nel maggio del 1949 gli viene affidato il ruolo di tecnico agrario all’interno del Caseificio Scuola della Fondazione Bizzozero, Ente di istruzione nel settore agricolo. Il Caseificio Scuola, già presente sul territorio di Parma dalla fine del ’39, viene infatti inglobato, nell’aprile del 1948, dalla Fondazione Bizzozero ed è nella logica di incremento del personale che Luciano vi è assunto.
L’attività lavorativa che vi andrà a svolgere ben si evince dall’articolo del prof. Vittorio Lavezzini, all’epoca Capo dell’Ispettorato Agrario, pubblicato sull’“Avvenire Agricolo”[1] nel 1949 :
«Il programma d’azione che la Fondazione Bizzozero si propone in questo campo è quello di assistere tecnicamente e guidare i casari alla migliore e più perfetta lavorazione del latte, di svolgere ricerche sperimentali sulla tecnica del latte e sulle fermentazioni dei suoi derivati, formaggi e burro, e di impartire l’istruzione professionale ai giovani che intendono dedicarsi all’arte del casaro attraverso periodici corsi teorico-pratici. Per far ciò si è dovuto affiancare l’opera del Perito Agrario Bartoli, [..] con altri due distinti tecnici il Dr. Luigi Zannoni e il Per. Agr. Luciano Guglielmini. I due tecnici agricoli [Bartoli e Guglielmini] effettueranno i sopralluoghi ai caseifici e alle latterie per impartirvi consigli e direttive tecniche e svolgeranno inoltre i corsi professionali di tecnica casearia, sia presso il caseificio scuola, sia presso i caseifici nelle principali zone della provincia»[2].
L’attività di Luciano prosegue sempre nell’ambito di tale Ente anche quando la vecchia dizione “Caseificio Scuola “ sarà sostituita, nel 1950, dalla nuova denominazione di “Centro Lattiero Caseario di assistenza e sperimentazione Antonio Bizzozero”.
Noi nipoti ricordiamo l’entusiasmo che traspariva dalle parole dello zio, quando ricordava il novembre del ’62, mese in cui ebbe inizio il 1° corso della Scuola per Casari di Parma, costituita nell’ambito dell’Istituto professionale di Stato per l’Agricoltura “Stanislao Solari” e allestita nei locali del Centro[3]; e con un pizzico di orgoglio ci confidava che quel nome, “Centro”, lo aveva suggerito lui[4]. Ancora tornano alla memoria le tante parole e i racconti, propri dell’ambito lavorativo e del mondo agricolo – caseario, con cui lui, che non aveva figli, amava intrattenerci dando voce all’affetto per noi e alla passione per il suo lavoro. La sua attività di formazione pratica rivolta alle maestranza di caseificio e la consulenza tecnica nei caseifici sociali e privati associati al Centro proseguirà fino alla pensione raggiunta il 31 dicembre 1978.
Gli anni della pensione Luciano li trascorre con serenità a fianco della moglie, Margherita Sandri, sposata il 10 ottobre 1948, e di cui è stato inseparabile compagno di vita; il tempo libero diventa occasione di viaggi verso città d’Italia e d’Europa alla scoperta di luoghi storici e tradizioni culturali e gastronomiche. Studioso, appassionato di storia, occupa le serate con la lettura, testimoniando la sua contrarietà ad una televisione che andava sempre più invadendo le case. Sarà solo negli ultimi anni di vita che cederà, accettando l’apparecchio televisivo che noi familiari gli regaleremo. Ma, già ammalato, morirà a Parma l’8 giugno 1999.
Oggi la parte più significativa della sua biblioteca tecnica, che comprende una cinquantina di testi dagli anni Trenta agli anni Sessanta del Novecento relativa ai temi dell’agricoltura, dell’allevamento e della produzione casearia sono stati donati, per volontà della Famiglia, ai Musei del Cibo della provincia di Parma, che li hanno inseriti nel patrimonio a disposizione della comunità, contribuendo a ricordare la figura di Luciano Guglielmini e il suo ruolo nella crescita qualitativa del comparto lattiero – caseario parmense.
[1] Periodico del Consorzio Agrario Provinciale e dell’Ispettorato Agrario Provinciale della Provincia di Parma.
[2] L. Zannoni, Il Centro Lattiero Caseario: mezzo secolo di storia 1949-1999, Parma, Cassa di Risparmio di Parma e Piacenza, 2000, pp. 44-45.
[3] L. Zannoni, Il Centro Lattiero Caseario: mezzo secolo di storia 1949-1999, Parma, Cassa di Risparmio di Parma e Piacenza, 2000, p. 81.
[4] L’affermazione trova conferma nel testo L. Zannoni, Il Centro Lattiero Caseario: mezzo secolo di storia 1949-1999, Parma, Cassa di Risparmio di Parma e Piacenza, 2000, p. 51.